Ricevo in dono da una cara amica, lo scorso sabato, un prodotto che amo molto bere alle Antille, popolare ma ormai sdoganato verso il mercato, un Rhum Arrangé: in particolare questo è di Damoiseau, ed è l’arrangé Ananas Victoria – Vanille, una bella coccola con l’inverno in arrivo, ed un modo per sentirmi trasportata nelle mie isole per un istante. Lo avevo recentemente assaggiato al Rhum Fest di Parigi, e mi era piaciuto davvero molto.
Un bicchierino di questa ottima chiusura di pasto, mi da spunto per parlarvi della bevanda, che è propria e tradizionale della cultura creola, e nasce nell’isola di Réunion, per approdare poi alle Antille e persino in Madagascar: in sostanza, si tratta di una preparazione alcolica a base di rhum agricolo bianco, dolcificato con sirop de canne, miele o zucchero di canna, nel quale vengono poste in macerazione spezie tradizionali e frutta fresca tropicale.
Ogni famiglia creola custodisce le proprie ricette per produrlo, e, di solito, è offerto ai propri ospiti a fine pasto (come i vari punch, che hanno però una gradazione inferiore e sono una ulteriore semplificazione del concetto), un po’ come, in qualche regione d’Italia, a fine pasto si offrono le ciliegine sotto-spirito fatte in casa.
La frutta e le spezie vengono poste in macerazione per un periodo più o meno lungo a seconda del materiale scelto: le spezie devono sostare di più nella bottiglia per cedere il proprio bagaglio aromatico, la frutta concede il suo molto prima. In genere si va dalle 2 settimane sino ai 6-7 mesi, e va usata una bottiglia grande, se possibile da 1,5 lt per 0,75 di rhum agricolo in genere a 40% ABV (ma c’è chi usa il 50% ABV ed il 59% ABV), per poter ospitare frutta, spezie e sciroppo senza debordare, e far in modo che la frutta sia completamente sommersa per non farla ossidare. Spesso la bottiglia ha anche l’imboccatura larga (per far entrare i pezzi di frutta fresca), è trasparente e dalla bella forma, perché la frutta e le spezie rappresentino una ulteriore decorazione naturale attraverso il vetro, oltre a farne visualizzare subito il contenuto. La bottiglia od il contenitore vengono normalmente conservati al buio, per il tempo necessario, ed il calore accelera maggiormente il processo di maturazione della bevanda, tanto che la tradizione creola prevede che la bottiglia sia posta sotto terra, a pochi centimetri dalla superficie, per garantire un calore continuo.
Il segreto, dopo l’assemblaggio, è assaggiare spesso! Eh sì, perché ci sono frutti e spezie che, da una settimana all’altra possono virare all’amaro o ad un gusto troppo coprente, oppure possono donare un colore troppo scuro o non piacevole: come in tutte le cose, l’equilibrio dona armonia, ed è importante rispettarlo. Inoltre la frutta deve essere ottima e molto matura, per poter cedere solo il meglio.
Si possono tranquillamente creare a casa i propri “arrangés”: io lo preparo nelle settimane precedenti il Natale per offrirlo ai miei ospiti, ed ho due o tre ricette rodate, ma, come accade spesso, si è affermato da qualche anno un buon mercato anche di questo prodotto di estrazione popolare e famigliare, con diversi marchi di rhum prestigioso a contendersi le quote, soprattutto in Europa, visto che alle Antille è ancora molto viva la tradizione del fai da te.
Personalmente, avendone assaggiati alcuni, ho apprezzato molto questo prodotto di Damoiseau perché estremamente piacevole ed equilibrato, privo di eccessiva dolcezza, con un buon apporto di frutta di qualità e di vaniglia molto aromatica: un arrangé come lo faresti a casa, ma con la comodità di averlo già pronto da gustare. Sulla retro-etichetta si consiglia di berlo fresco, ma io l’ho gustato quasi a temperatura ambiente ed ho adorato la nota calda ed avvolgente della vaniglia, davvero piacevole con le temperature che si abbassano!
Se siete amanti del rhum e della frutta o volete semplicemente qualcosa di esotico e facile da preparare per le vostre tavole natalizie, è il momento di provare! Santé!