Lo scorso venerdì, presso il Karukera Café di Gosier, luogo di culto per gli amanti del rhum in Guadalupa, davanti ad una magnifica platea di appassionati, Nicholas Tarian, Brand Ambassador Guadeloupe per Rhum Bielle, ha presentato, insieme ad un capitano delle Forze Armate francesi di stanza in Guadalupa, Jean Francois Maslonka, per gli amici John Jeff, uomo di grande sensibilità e di gran cuore, una cuvée, proveniente dagli chais di Bielle, che di cuore ne ha altrettanto, oltre ad avere stoffa e carattere da vendere.
Come è ormai noto, non amo, in genere, parlare di imbottigliamenti indipendenti e recensirli, per almeno un paio di buoni motivi: il primo è che, negli ultimi anni, le iniziative di questo tipo stanno diventando sempre più numerose, ed il secondo, diretta conseguenza del primo, è che non sempre queste iniziative portano ad un prodotto finale dotato di qualità e finezza tali da esaltare il distillato in sé, il lavoro di selezione, e la distilleria madre del distillato.
Non è ovviamente questo il caso, e non esito a parlarvene, perché il rhum in questione, un Vieux, anzi, ancor meglio, un meraviglioso XO, è un esemplare del tutto unico: figlio di un millesimo fortunato delle nostre isole, il 2012, messo in botte nel mese di Novembre, ed accudito con tutte le cure possibili presso uno degli chais più prestigiosi di Marie Galante, quello della distillerie Bielle, è un 9 anni soutiré in Giugno 2022, barile unico, di quercia bianca americana Ex-Bourbon, dall’aspetto aromatico completamente atipico rispetto alle classiche note di distilleria.

Lo abbiamo potuto assaggiare qualche tempo prima, in una serata mariegalantese di quelle in cui ti ritrovi davanti all’unico luogo aperto per mangiare insieme un boccone a Capesterre, bordo strada, solo un gruppo elettrogeno ad illuminarci, mentre, tutto intorno, uno dei black-out elettrici più lunghi degli ultimi tempi stava mangiandosi buona parte della Grande Galette: pizza lasciata a metà, bicchieri di plastica ad ospitarlo, molta attesa e la passione di quattro matti che proprio matti non siamo, si è rivelato infine un grande rhum agricole. Brut de Fut, 56,2% ABV del tutto integrati ed impercettibili, ma dotati della forza necessaria per portare al naso e, in modo mimetico, al palato, un’infinità di note fresche, dolci ed infine speziate e scure, dalla frutta gialla a nocciolo, soprattutto mango ed albicocca, alla frutta disidratata, al Flan Coco, alla punta decisa della cannella e della noce moscata, al cioccolato al fleur de sel fino al buio periferico del caffelatte, della nocciola e della mentaliquirizia, che ci hanno regalato, insieme alla commovente acidità, un finale molto molto lungo ed intenso. Non sono, queste, note espressamente “Bielle”, soprattutto quando si parla di frutta a polpa gialla, e, mi son detta che questa selezione, differentemente da tante altre, ha una sua voce talmente distinguibile, da poter mettere in valore il rhum e, di riflesso il progetto, che come avrete intuito dal titolo, con le Forze Armate ha pienamente a che fare: si tratta infatti di una iniziativa, guidata e gestita direttamente da Jean Francois, che destinerà tutti i proventi della vendita delle bottiglie (serie limitata a 188 esemplari al prezzo di 160€) a favore dell’associazione “Terre Fraternité” che si occupa dei militari feriti sul campo di battaglia.

Gran parte delle quilles sono state preordinate e vendute direttamente venerdì 21, durante l’evento di presentazione, mentre una piccola quantità è andata in pre-ordine sul sito di appassionati di Rhum Bielle nel mese di Giugno scorso: è un rhum per i momenti speciali e la condivisione, che ci trasporta fedele come un buon soldato “dai campi di battaglia ai campi di canna da zucchero” e che non chiede necessariamente un pairing per avere una sua dimensione, ma che troverei davvero a suo agio con un formaggio di capra affinato con crosta fiorita, o, per un abbinamento dolce, con un Flan Coco.
Chicca finale, il packaging estremante curato, tutto nei toni del blu caraibico, dell’oro e del crema, con una grafica lineare e più “Bielle” per quanto riguarda la bottiglia, dove tutti i dettagli dell’imbottigliamento sono ben leggibili, mentre la bellissima scatola, in spesso cartone patinato, per esaltare l’unicità, riporta serigrafie originali ideate da un artista che riprendono immagini di rami di palma, canne da zucchero, ruote di moulins: è però prima di tutto l’ingaggio personale ed economico di un uomo di gran cuore a renderlo mille volte più prezioso, e, come per tutte le cose fatte con il cuore, a fare di questo rhum un valore non collezionabile.
Une très belle initiative de la part de Jean-François. Un bel hommage pour les frères d’armes et un respect de la noblesse et de l’esprit de l’embouteillage indépendant…
Bravo c’est sublime !
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